Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, Polonord Adeste Srl ha convertito temporaneamente la parte principale delle risorse aziendali nella produzione e importazione di DPI individuali e di prodotti utili alla lotta al COVID-19.
Questi test ci dicono poco sulle qualità effettive di una mascherina ed in molti casi possono essere ingannevoli.
Due chiacchiere con gli scienziati del DICAM di Bologna sui test di efficienza di filtrazione.
Indicazioni per un utilizzo razionale delle mascherine e di altri dispositivi di protezione individuale nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da COVID-19) nell'attuale scenario emergenziale.
Fonte: Epicentro.iss.it
Se nessuna mascherina è disponibile è possibile ottenere un minimo livello di protezione costruendola da soli seguendo questo tutorial dell'Ospedale dell'Università di Hong Kong - Shenzhen.
Se nessun disinfettante è disponibile è possibile produrlo autonomamente seguendo attentamente le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Attenzione: si tratta di linee guida che se seguite incorrettamente possono provocare anche seri danni alla salute. Non cercare di produrre il disinfettante se non si comprende appieno la guida.
È importante evitare per quanto possibile l'uso di ascensori se non disinfettati regolarmente e comunque non in compagnia di altre persone. È importante disinfettare regolarmente maniglie, pulsanti, tastiere, mouse e tutto quanto viene toccato da più persone. L'abbattimento completo del COVID-19 sulle superfici è stato stimato in questo studio in 4 ore sul rame, 24 ore sul cartone, 48 ore sull'acciaio inossidabile, 72 ore sulla plastica.
Maggiori informazioni a questo link ripreso e tradotto in italiano.
Lo studio è stato condotto a temperatura ambiente 21-23°C con umidità relativa del 40%.
Fonte: medrxiv.org
Mascherine, posso fidarmi di quello che trovo?
Molte persone dopo avere visto tutti i servizi in tv di mascherine contraffatte, sequestri e truffe ci hanno mandato foto di mascherine e ci hanno chiesto “queste come sono”? Dopo aver spiegato a inizio aprile a NAS e Guardia di Finanza come riconoscerle, abbiamo scritto questa guida che potrebbe essere utile a tanti. Nella prima fase dell’emergenza era quasi tutto fuorilegge e si faceva con quello che si trovava, ora è il caso di essere più consapevoli.Leggende metropolitane sulle mascherine
Test della torta di compleanno, del deodorante per ascelle, dei coriandoli, dell’accendino, origami di mascherina… si sono viste varie cose online. Nessun test può sostituire i test di laboratorio e molto di quello che si trova online è decisamente falso.Fabio Zalambani ed io siamo amici dai tempi dell’università. Siamo due matematici. Abbiamo fondato la Polonord (che da 15 anni si chiama Polonord Adeste Srl) nel 1999. In questi 20 anni l’azienda si è specializzata nella produzione su commessa di elettronica, produciamo in Cina e finiamo il prodotto in Italia, nel nostro capannone a Castel Maggiore di Bologna.
Il distretto di produzione dell’elettronica dove produciamo è la Greater Bay Area, GBA, la Silicon Valley Cinese tra il Guangdong e Hong Kong.
Dal 21 gennaio tutta la popolazione locale della GBA si è sostanzialmente autoimposta in quarantena in casa, ha limitato le uscite all’approvvigionamento dei viveri, ha indossato mascherine protettive all’aperto, ha utilizzato frequentemente disinfettante sulle mani e sulle superfici. Dall’inizio del contagio da COVID-19 abbiamo quindi vissuto in prima linea il problema nelle fabbriche dove produciamo con la produzione ferma per quasi un mese. Per riaprire, nelle prime settimane di febbraio è stato necessario superare gli audit dove si dimostrava di avere messo in esecuzioni procedure volte a contrastare il contagio quali misurazione della temperatura ai lavoratori prima di accedere alla fabbrica, una fornitura di due mascherine al giorno per lavoratore, utilizzo di disinfettante sui luoghi di lavoro secondo precisi protocolli, distanza minima tra i lavoratori in catena di montaggio che solitamente lavorano gomito a gomito tramite l’utilizzo della sedia vuota, divieto all’uso dei condizionatori, areazione naturale tramite finestre aperte continua. Molte persone che lavoravano nelle fabbriche dove producevamo erano bloccate a Wuhan e nello Hubei in generale.
Quando si è avuto notizia, il 21 febbraio, della diffusione del contagio nella comunità in Italia, nelle zone del sud della Cina, dove produciamo, da un mese nessuno usciva più di casa senza mascherina, tutti adottavano misure di igiene ancora più stringenti rispetto a quelle sopra citate, quali lavarsi spesso le mani possibilmente con gel igienizzanti, disinfettare spesso il cellulare che viene portato in continuazione vicino a bocca e naso ed è generalmente molto sporco soprattutto se ha una cover che non viene mai rimossa e pulita, evitare di prendere ascensori, evitare di lavorare toccando mouse e tastiera di un collega, disinfettare spesso maniglie e pulsanti e servizi igienici.
Pur essendo l’igiene il fattore ritenuto in Cina più importante per la prevenzione, il consenso sull’uso della mascherina anche di tipo semplice in Cina è che serva a tre funzioni:
la prima è evitare di autoinfettarsi portandosi le mani alla bocca o al naso dopo aver toccato una maniglia di una porta, un interruttore, un oggetto qualunque che è stato toccato da una persona infetta. Mettersi le mani in bocca o nel naso è un gesto che viene compiuto molto spesso nel corso di una giornata, tante volte inconsciamente, la mascherina davanti a naso e bocca impedisce di farlo,
la seconda è che anche una mascherina di semplice fattura come quelle che si possono autocostruire con un fazzolettino da naso di carta, qualche strappo di rotolone, elastici e scotch fornisca una barriera contro le emissioni dei droplets (a volte volgarmente detti “sputazzi”), barriera che gli scienziati dell’università di Shenzhen Hong Kong hanno stimato dell’ordine almeno dell’80%, cioè la mascherina di base protegge non solo noi ma anche gli altri in caso noi siamo asintomatici. Quando il virus è diffuso nella comunità non si può sapere se la persona che fa la spesa ed è in fila con noi vicino alla cassa sia infetto, non lo sa neanche lui, l’utilizzo obbligatorio delle mascherine per tutti in Cina serve a questo.
la terza è che incoraggi il distanziamento sociale, il famoso metro o due metri di distanza da tenere per precauzione.
Dal 24 febbraio abbiamo quindi applicato nella nostra fabbrica in Italia le stesse procedure che applicavamo in Cina. Ad esempio a tutto il personale abbiamo chiesto di indossare mascherine protettive di base che, non essendo reperibili, fabbricavamo internamente seguendo le linee guida degli scienziati del laboratorio di test dell’università di Hong Kong. Ogni dipendente la mattina provava la febbre e inviava foto del termometro via whatsapp al suo superiore, dopo ogni porta avevamo messo dei dispenser da shampoo con dentro un disinfettante che avevamo prodotto seguento le linee guida del WHO e curavamo maggiormente la disinfezione degli ambienti. Il 26 febbraio abbiamo comunicato a Confindustria le nostre procedure che sono state pubblicate in forma aggregata sulla loro piattaforma digitale il 27 febbraio.
Le mie figlie vedendomi sempre con queste mascherine mi dicevano: dovreste costruirle! Il mio amico socio Fabio diceva: dovremmo produrle! All’inizio ero recalcitrante. Non è il nostro mestiere pensavo, ci sono tante aziende che sono del settore e sapranno fare bene e in fretta quello che serve. Un mio compagno di scuola del liceo mi ha chiesto: puoi produrre mascherine? E ho pensato noi facciamo elettronica...
Finchè Fabio ed io ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: e se non fosse così? E se potessimo dare una mano? Le possiamo fare? Si. E allora forse le dobbiamo fare.
L’elettronica si produce in un camere bianche, ambienti sterili ed ha bisogno di tanta manodopera per l’assemblaggio, convertire una produzione non è impossibile.
E la produzione di mascherine è nata.
In quanto tempo spedite la merce?
Ogni giorno lavorativo spediamo tutti gli ordini giunti entro le ore 15:00 del giorno stesso con corriere espresso. Tutti gli ordini ricevuti il sabato e la domenica e comunque dopo le 15:00 del venerdì, vengono di conseguenza spediti il lunedì.
Che tipi di pagamento accettate?
Attualmente le modalità di pagamento ammesse sono: carta di credito (Visa, Master Card ed American Express), Paypal, Poste Pay, Bonifico Bancario e Contrassegno fino a 999,00 euro con contanti esatti al corriere, il corriere non dà resto. Non applichiamo costi o commissioni di pagamento per alcuna modalità.
Quali sono i vostri orari?
La nostra azienda attualmente lavora 7 giorni su 7.
Potete chiamare, per qualunque informazione, gli uffici amministrativo-commerciali dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 18:30, il sabato e domenica dalle 9:00 alle 17:30 allo 051 700355.
Per avere informazioni su un ordine vi preghiamo di comunicarci il numero d’ordine.
Sono di passaggio posso venire di persona a comperare da voi in azienda?
Al momento per procedure Covid19 non è possibile ritirare in sede, tuttavia ogni giorno lavorativo spediamo tutti gli ordini ricevuti entro le ore 15:00 del giorno stesso con corriere espresso. Il trasporto è sempre gratuito.
Ho fatto un ordine ma non ho ricevuto la conferma
In genere questo succede in due casi:
Consigliamo di contattarci e di fornirci le informazioni necessarie per identificare il problema. Le informazioni utili sono l’indirizzo email, il nome e cognome dell’acquirente e l’ora indicativa di acquisto.
Il tuo pacco risulta consegnato sul tracking del corriere ma non lo hai ricevuto?
In rarissimi casi il corriere può commettere degli errori. Ci puoi contattare per chiedere la prova di consegna dove è indicato chi ha ricevuto il pacco in modo da poter fare ulteriori indagini.
Posso ricevere la merce a un indirizzo diverso da quello di fatturazione?
Per gli acquisti da parte di aziende, liberi professionisti e associazioni è possibile inserire nell'ultimo passaggio, prima di procedere con il pagamento, i dati per la fatturazione con un indirizzo diverso rispetto ai dati per la spedizione.
Nella parte bassa della stessa schermata ci sono i campi dove poter inserire questi dati.
Per gli acquisti da parte di privati sono necessari solo i dati di spedizione ed eventualmente il codice fiscale se si vuole avere lo scontrino parlante.
Ho sbagliato a fare l’ordine; posso cancellarlo o fare il reso?
Entro 14 giorni dall’acquisto è possibile fare il reso. Il rimborso viene effettuato alla ricezione della merce resa integra sullo stesso metodo di pagamento effettuato per l’acquisto.
Puoi cancellare l’ordine entro le ore 15:00 del giorno di spedizione.
Puoi effettuare il reso entro 14 giorni dall’acquisto. Il rimborso viene effettuato alla ricezione della merce resa integra sullo stesso metodo di pagamento effettuato per l’acquisto eccetto nel caso di pagamento con contrassegno per il rimborso del quale dovrà darci gli estremi del suo conto bancario.
Il sistema di acquisto non accetta la mia carta di credito cosa devo fare?
I pagamenti con carta di credito sono gestiti dall’operatore bancario, qualora ci siano difficoltà suggeriamo di utilizzare un’altra modalità di pagamento.
Ho notato che i vostri prezzi sono aumentati/calati rispetto a ieri.
I prezzi di questi prodotti sono molto instabili. Dipendono fortemente da fattori esterni a noi quali i costi della materia prima e dei trasporti e da fattori interni a noi quali l’ottimizzazione della nostra organizzazione. È nostra cura aggiustare continuamente i prezzi. Il prezzo valido è quello che viene confermato al momento dell’acquisto.
È possibile ricevere un campione?
Non gestiamo campionature in quanto diamo la possibilità ai clienti di acquistare una sola scatola del prodotto richiesto in modo da poterlo testare, prima di effettuare un ordine più consistente in termini sia numerici sia economici.
Emettete fattura italiana?
Si certo, la fattura viene emessa dalla nostra azienda Polonord Adeste Srl di Castel Maggiore (BO). In caso di acquisto da parte di un privato emettiamo scontrino. Se viene indicato, al momento dell’acquisto, il codice fiscale nell’apposito campo emettiamo scontrino parlante.
L’IVA viene indicata in fattura?
Alcuni prodotti hanno l'IVA al 5% (mascherine chirurgiche, FFP2 ed FFP3) che viene scorporata sul documento fiscale.
Altri prodotti hanno l'IVA al 22% (per esempio le KN95) che ugualmente viene scorporata sul documento fiscale.
Le vostre mascherine chirurgiche sono detraibili come spese mediche per un privato?
Si certo purché in fase di ordine venga indicato il proprio codice fiscale.
Il codice fiscale deve essere indicato mettendo la spunta sul campo “Voglio inserire il Codice Fiscale per ricevere lo scontrino parlante.” che si trova nella schermata del pagamento e compilando l’apposito riquadro.
Le vostre mascherine FFP2 ed FFP3 sono detraibili come spese mediche per un privato?
Le FFP2 e le FFP3 pur essendo marcate CE e Dispositivi di Protezione Individuale non sono Dispositivi Medici. Si tratta di normative diverse le mascherine chirurgiche seguono la normativa EN14683:2019 che è una normativa relativa a dispositivi medici, mentre le mascherine FFP2 seguono la normativa EN149:2001+A1:2009 che è una normativa relativa a dispositivi di protezione individuale.
Quindi non sono al momento detraibili. Fatto salvo cambiamenti futuri alla normativa. Può informarsi a riguardo anche presso chi cura la sua dichiarazione dei redditi.
Consigliamo in ogni caso di richiedere e conservare lo scontrino parlante mettendo la spunta sul campo “Voglio inserire il Codice Fiscale per ricevere lo scontrino parlante.” che si trova nella schermata del pagamento e compilando l’apposito riquadro.
In ogni caso noi emettiamo per ogni acquisto lo scontrino parlante che riporta il codice fiscale dell'acquirente per tutti i privati che lo indicano. Nelle righe del prodotto è inoltre riportato "Dispositivo di protezione individuale marcato CE"
Le vostre mascherine KN95 sono detraibili come spese mediche per un privato?
Le KN95 sono considerate dalla legge mascherine di comunità, non sono né Dispositivi Medici né Dispositivi di Protezione Individuale e quindi non sono al momento detraibili. Fatto salvo cambiamenti futuri alla normativa. Consigliamo in ogni caso di richiedere e conservare lo scontrino parlante mettendo la spunta sul campo “Voglio inserire il Codice Fiscale per ricevere lo scontrino parlante.” che si trova nella schermata del pagamento e compilando l’apposito riquadro.
Che vantaggi fiscali ha un'azienda?
Sia le nostre mascherine chirurgiche CE che le nostre mascherine FFP2 CE ed FFP3 CE sono oneri deducibili al 100%. I costi possono inoltre essere oggetto di altri vantaggi fiscali come bonus sanificazione, leggi nazionali, regionali e contributi camerali. Si invita a chiedere al proprio consulente a quali ulteriori agevolazioni si può avere diritto.
Trasmettete direttamente i dati di acquisto al Sistema Tessera Sanitaria per la detrazione fiscale delle spese mediche?
Ad oggi i soggetti a cui è concesso e che sono obbligati a comunicare i dati al Sistema TS per la predisposizione dei modelli 730 precompilati sono: strutture sanitarie convenzionate con il SSN, ottici, medici, farmacie e parafarmacie che sono poi i nostri principali clienti. Secondo alcuni autori, è plausibile che in futuro la platea dei soggetti a cui è concesso l'accesso venga allargata anche ai soggetti che con la pandemia hanno cominciato a produrre dispositivi medici come la nostra azienda.
Per ora tuttavia non ci è concesso l'accesso al Sistema TS quindi il cliente deve conservare lo scontrino parlante ed inserirlo manualmente, nel modello 730 precompilato (o in alternativa se ne occupa il CAF o il commercialista a cui ci si rivolge). I nostri prodotti sono comunque dotati di codice Minsan Paraf e, per quanto riguarda i Dispositivi Medici, di iscrizione al Registro del Ministero della Salute.
Che differenza c’è tra FFP2 e KN95?
Le mascherine KN95 sono una classe di prodotto della normativa Cinese GB2626:2006. Le mascherine FFP2 sono una classe di prodotto della normativa europea UNI EN 149:2001+A1:2009.
La normativa Cinese non è riconosciuta nell'Unione Europea, difatti non sono marcate CE, tuttavia per effetto del DL 18 del 17 marzo 2020, della circolare del Mise Prot. N.107886 del 23 aprile 2020 e della circolare del Ministero della Salute n. 3572 del 18 marzo 2020 anche le KN95 possono essere vendute purchè abbiano certi requisiti minimi e sono considerate mascherine di comunità, quindi non utilizzabili in ambito lavorativo.
La Cina produce da tanti anni sia prodotti conformi alla normativa Cinese che prodotti conformi alla normativa Europea, la Normativa Europea è più stringente rispetto alla normativa Cinese sia dal punto di vista dei materiali che dal punto di vista dei controlli.
Quindi sebbene per alcuni aspetti tecnici le KN95 possano ritenersi simili alle FFP2, per quanto riguarda la normativa Europea e quindi Italiana, le KN95 sono equiparate alle mascherine di comunità e devono per legge riportare scritto sulla confezione: "queste mascherine non garantiscono in alcun modo la protezione delle vie respiratorie di chi le indossa".
Produciamo entrambe perchè è più economico produrre le KN95 e quindi possiamo fornire, per utilizzo in ambito non lavorativo, anche una fascia di utenti che ha minor disponibilità finanziaria. Questi devono però essere resi consapevoli che si tratta di un prodotto diverso.
Cosa vuol dire esattamente protezione 95% che si vede scritto in molte mascherine?
Questa dicitura deriva dalla normativa Cinese GB2626:2006 che prevede per le mascherine KN95 una resistenza alla penetrazione al 95% sotto un flusso a 85 litri al minuto di cloruro di sodio. La resistenza viene calcolata in queste situazioni: mascherina così come si presenta nella confezione, mascherina dopo un ciclo termico e mascherina dopo una prova di resistenza meccanica. Difatti il "95" del KN95 deriva da ciò.
Se parliamo di FFP2 dobbiamo invece tenere presente che la norma 149:2001+A1:2009 prevede una resistenza alla penetrazione al 94% sotto un flusso a 95 litri al minuto di cloruro di sodio e di olio di paraffina. Il test al cloruro di sodio è anche detto BFE, quello all'olio di paraffina PFE. La resistenza viene calcolata in queste situazioni: mascherina così come si presenta nella confezione, mascherine in simulazione di indossaggio e mascherina dopo un ciclo termico e una prova di resistenza meccanica. Sono quindi due le sostanze testate, maggiore il flusso che è di 95 invece che 85 litri al minuto, minore dell'1% la resistenza minima richiesta per superare il test e viene aggiunta la prova in simulazione di indossaggio.
Per quanto riguarda le nostre mascherine FFP2 Il test BFE è stato quindi eseguito in conformità al regolamento EN 13274-7. Per le FFP2 la norma richiede come specificato sopra una penetrazione non superiore al 6% cioè una capacità filtrante non inferiore al 94%. Ed i test vengono fatti in tre modi diversi. I risultati di penetrazione BFE delle nostre mascherine FFP2 sono, per i tre test: 0,5% – 0,5% – 1,7% cioè capacità filtrante BFE 99,5% sul prodotto come si presenta, - 99,5% in simulazione di indossaggio - 98,3% dopo un ciclo termico ed una prova di resistenza meccanica.
Quali sono le dimensioni esatte delle vostre mascherine FFP2?
La misura delle nostre mascherine FFP2 è quella che si vede in questa foto su carta millimetrata cliccando qui.
Per quanto tempo può essere utilizzata una mascherina FFP2 o una mascherina chirurgica?
Tutte le mascherine FFP2 NR e chirurgiche sono utilizzabili al massimo per 8 ore.
Ho notato che passa l’aria, sono sicure le mascherine?
L'aria deve passare attraverso la mascherina, perché chi la indossa deve poter respirare attraverso la mascherina.
Perchè le vostre FFP2 ed FFP3 sono semimascherine? Sono incomplete?
Semimascherina filtrante è un termine tecnico con cui vengono definite dalla norma EN 149:2001+A1:2009 le mascherine che non coprono tutta la faccia. Tutte le FFP2 ed FFP3 sono semimascherine filtranti e così devono essere indicate sulla scatola.
Si distinguono dai respiratori a pieno facciale normati dalla EN 136 che sono invece integrali. Se si cerca "maschera antigas" su Google Immagini si può vedere cos'è un respiratore integrale.
Dove avviene la produzione?
La produzione avviene in Cina, in camera bianca, in linee produttive dedicate a noi, sotto la supervisione di nostri ispettori di qualità. Le scatole sono in lingua italiana con istruzioni in italiano e riportano separatamente la nostra ragione sociale e l’indirizzo del sito produttivo in Cina.
Le vostre mascherine chirurgiche e le vostre mascherine FFP2 ed FFP3 sono autorizzate dall’ISS o dall’INAIL?
Nel primo periodo emergenziale, tra marzo e maggio, in assenza di alternative possibili, abbiamo prodotto mascherine per le quali abbiamo avuto la validazione in deroga dall’ISS e dall’Inail.
Le mascherine validate in deroga sono mascherine non marcate CE che sono però state giudicate ammissibili al commercio fino alla fine del periodo emergenziale attualmente prorogato fino al 30 aprile 2021.
Da giugno produciamo solo mascherine con piena certificazione CE. L'Inail e l’ISS non si occupano di mascherine con piena certificazione CE.
Vorrei sapere di più sulla certificazione delle vostre mascherine FFP2
Le nostre mascherine sono prodotte in Cina, in camera bianca, in una linea di produzione dedicata a noi, sotto la nostra supervisione. La fabbrica dove produciamo è nella lista bianca approvata dal governo Cinese.
La scatola è in lingua italiana, le mascherine sono imbustate singolarmente sempre all'interno del processo produttivo in camera bianca, ogni singola busta riporta le istruzioni di indossaggio in italiano.
I test report sono stati eseguiti da SGS che opera con un network di laboratori nel mondo tra i quali il laboratorio di Shanghai dove abbiamo svolto i test. Tale laboratorio è autorizzato dal CNAS (autorizzazione L0599) per svolgere test in conformità alla norma Europea UNI EN 149:2001+A1:2009.
La certificazione di conformità, basata sui test dell'SGS è stata emessa nella forma B+C2 prevista dalla norma, cioè certificazione del prototipo e monitoraggio della produzione, dall'ente notificato 2163 che è la Universal Certification and Surveillance Service Trade Ltd. Co. ente autorizzato dalla commissione Europea per certificare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Oltre alle certificazioni previste dalla legge che riguardano prevalentemente la capacità filtrante, eseguiamo anche dei test non richiesti ma a nostro parere importanti. In particolare i test della normativa UNI EN ISO 10993. Questi test li eseguiamo in Italia a Tecnopolo Veronesi di Mirandola ed abbiamo certificato che le nostre mascherine non sono citotossiche, sensibilizzanti, irritanti.
Come faccio a capire se una mascherina FFP2 è dotata di certificazione CE autentica?
Le mascherine FFP2 rispondono al regolamento UNI EN 149:2001+A1:2009, sono dispositivi di categoria III e quindi la certificazione CE può essere emessa solo da un ristretto numero di enti autorizzati dalla commissione Europea. L'elenco di questi enti è pubblico e può essere consultato su internet a questo link.
L'ente deve essere autorizzato per il regolamento Regulation (EU) 2016/425 Personal protective equipment e per la sua sottoclasse Equipment providing respiratory system protection relativamente agli Annex V, VII e VIII
Ogni ente ha un numero attribuito dalla commissione Europea, per esempio l'ente a cui ci appoggiamo noi, la Universal Certification and Surveillance Service Trade Ltd. Co. ha Notified Body number: 2163
Le mascherine FFP2 regolarmente certificate CE devono quindi riportare stampato sul prodotto oltre al marchio CE il numero dell'ente che ha emesso il certificato, nel nostro caso quindi CE 2163 la validità della certificazione può anche essere richiesta all'ente notificato stesso che in genere ha un database pubblico online.
Ho letto un articolo sulla stampa nazionale italiana che dice che la maggior parte delle mascherine certificate con il marchio CE 2163 non superano le prove di filtraggio
Si tratta della ripresa di una notizia apparsa a metà febbraio 2021 su un quotidiano tedesco dove un’azienda importatrice di mascherine ha sostenuto di aver testato alcune mascherine recanti il certificato della Universal e che queste non abbiano passato le prove di filtraggio.
Se una mascherina è marcata CE 2163 significa che la fabbrica produttrice ha dato incarico all'ente notificato Universal di effettuare le verifiche obbligatorie per l'ottenimento del certificato CE. L'ente notificato Universal si trova in Turchia ed è stato utilizzato da tantissime fabbriche di mascherine nel periodo marzo-maggio 2020 per effettuare gli adempimenti di legge perchè la maggioranza degli altri enti notificati avevano sede in paesi bloccati dal primo lock down e non erano in grado di effettuare la certificazione in tempi brevi.
Può una mascherina che riporta una marcatura CE seguita dai 4 numeri dell'ente notificato non essere a norma?
Ciò è possibile a prescindere da quale ente abbia fatto la certificazione per due motivi:
1) Il certificato è falso. Abbiamo avuto segnalazione di diverse mascherine certificate con certificati finti. Nel caso della Universal l'autenticità del certificato è verificabile sul loro sito universalcert.com o tramite il QR code da noi fornito. Questo problema dei certificati falsi è un problema serio ma non relativo specificatamente alle mascherine certificate dall'ente 2163 Universal.
2) Se una fabbrica tra un monitoraggio e l'altro cambia la materia prima la responsabilità rimane della fabbrica che commette una truffa e l'ente, messo a conoscenza di ciò, revoca il certificato.
Quindi l'autore dell'articolo, un'azienda che importa a sua volta mascherine e perciò in conflitto di interessi, non dovrebbe attaccare Universal ma segnalare ad Universal o agli altri eventuali enti notificati queste anomalie, se documentabili, e chiedere la revoca dei certificati.
Universal ha lo stesso titolo di qualunque altro ente notificato dalla specifica commissione europea per emettere i certificati CE delle mascherine. I certificati che emette sono autentici. Universal ha difatti pubblicamente comunicato di avere avviato procedure legali contro questo tentativo di discredito http://www.universalcert.com/en/news/public-announcement.
Quello che noi facciamo, proprio per essere certi che il prodotto sia conforme al prototipo, è il monitoraggio continuo della produzione, a differenza di un qualunque ente notificato che può solo fare un monitoraggio randomico annuale o su specifica segnalazione.
Consapevoli di questo attacco alla Universal motivato da ragioni commerciali e considerando che per noi Universal è un subfornitore di servizi obbligatori del nostro fornitore, stiamo comunque anche ricertificando le stesse mascherine presso un secondo ente notificato europeo, la Applus 0370 per dare ulteriore tranquillità ai nostri clienti.
Al di la della certificazione come fate a verificare che il prodotto sia di qualità costante, non difettoso, aderente al prototipo certificato?
Abbiamo una procedura di controllo molto elaborata ed in continuo miglioramento, questa procedura viene eseguita da ispettori nostri in fabbrica e prevede moltissimi controlli. Queste sono alcune immagini dei controlli di routine relativi alla tenuta degli elastici, la resistenza respiratoria e la capacità filtrante eseguiti in fabbrica.
Dalla descrizione presente nel sito sembrerebbe che le mascherine chirurgiche IIR offrano una protezione maggiore rispetto alla KN95
Le mascherine con certificazione Cinese GB2626-2006 classe KN95 non hanno una certificazione valida nella comunità Europea perciò dal punto di vista normativo non sono confrontabili ed inoltre non sono legalmente utilizzabili in ambito professionale.
La norma Cinese GB2626-2006 non è sovrapponibile ma ha vari punti in comune con la norma Europea UNI EN 149:2001+A1:2009.
Tuttavia il problema principale nasce dal fatto che mentre la norma Europea richiede la presenza di un ente certificatore terzo autorizzato da una specifica commissione Europea (il Nando) che monitori il prodotto e la sua produzione, nel caso della norma Cinese, sebbene esista una rete analoga di enti certificatori autorizzati dalla Repubblica Popolare Cinese (il CNAS), essa richiede solo un'autocertificazione del produttore.
Quindi mentre le mascherine a norma UNI EN 149:2001 di classe FFP2 soddisfano tutte dei requisiti noti, quelle a norma GB2626-2006 di classe KN95 in molti casi da noi verificati non sono corredate da un set di test completo ed in vari casi non sono poi effettivamente completamente a norma GB2626.
Dal punto di vista tecnico le nostre KN95 sono completamente a norma GB2626-2006 e contengono due strati di filtro meltblown. Detto questo le nostre FFP2 sono superiori sia dal punto di visto normativo che dal punto di vista tecnico alle nostre KN95.
Polonord Adeste Srl sta fornendo a prezzo agevolato ospedali, ASL e forze dell'ordine.